Territorialità
Ondulato e collinare, collocato geograficamente tra la costa e le pendici del Monte Amiata, nel corso dei secoli il paesaggio di foreste originarie ha lasciato posto a coltivazioni che adesso formano un insieme omogeneo e armonico, dove predominano la vite e l’ulivo, alternate al frumento e foraggio, e al persistere di zone a macchia.
Favorite dalla particolare collocazione, mediamente tra 200 e 500 metri s.l.m., con brezze costiere a libeccio e maestrale, e con tramontana da nord, le condizioni climatiche non creano situazioni estreme e l’aria è particolarmente salubre.
A riprova del fatto che nel passato, prima delle bonifiche, le istituzioni di Grosseto si trasferirono a Scansano nei mesi estivi, la cosiddetta "estatura".
Attualmente permangono attività agricole, condotte in aziende di tipo prettamente familiare.
L’assenza di grandi insediamenti industriali e manifatturieri, conferisce una qualità ambientale a livello di eccellenza, ed infatti il Comune di Scansano dispone di un significativo riconoscimento, la certificazione ambientale secondo lo schema EMAS.
In questo contesto si sono sviluppate e sono progressivamente migliorate produzioni tipiche, in particolare, il vino, con l’affermarsi del Morellino di Scansano, e più recentemente l’olio.
Si è quindi passati da una situazione tipica di autoconsumo a produzioni ricercate da ambienti enogastronomici, sempre comunque sulla base di conoscenze e tradizioni consolidate nei secoli.
In particolare per la coltivazione degli olivi, accanto a nuovi impianti, si è assistito al recupero di vecchi oliveti con maestose piante secolari, patrimonio del territorio.
L’applicazione di metodi agronomici e produttivi d’avanguardia stà dando risultati lusinghieri nell’ottenimento di un prodotto che ha conseguito negli ultimi anni miglioramenti qualitativi eccezionali pur conservando le proprie caratteristiche di tipicità.
